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Posizionarsi nelle prime posizioni su Google è l’obiettivo, la SEO on page il mezzo.

Ora, come realizzare la pagina perfetta dal punto di vista SEO nonostante i continui cambi negli algoritmi di Google e le variazioni nel peso attribuito ai singoli fattori di posizionamento?

SEO on page perfetta in 14 mosse

 

1. Keyword all’inizio del tag TITLE

La maggior parte delle pagine che vogliono posizionarsi per keywords competitive “piazzano” queste ultime all’inizio del tag TITLE:

keyword in tag title esempio utilizzo

Questo viene fatto perché Google trova titoli del genere immediatamente attinenti con la ricerca dell’utente, tendendo quindi a premiarli.

AZIONE: Inserisci la tua keyword all’inizio del Titolo. 

 

 2. Keyword all’inizio del post

La keyword density, fattore di posizionamento principale fino a pochi aggiornamenti fa e largamente abusata nel vecchio modo di fare SEO on page , è sostituita ora dalla keyword prominence.

Cosa vuol dire?

Che prima compare la keyword nel testo, prima Google capisce la sua importanza.

esempio keyword inizio testo

Nota il modo “creativo” che ha usato Aranzulla per introdurre la keyword “miglior smartphone” all’inizio del suo articolo.

AZIONE: Inserisci la keyword da spingere nelle prime 100 parole dell’articolo.

 

3. Keyword target (o sinonimo) in tag H1

Strettamente collegato al punto precedente.

Per far capire ai robots di Google quale keyword stiamo spingendo, quella per cui vogliamo posizionarci, è fondamentale inserirla nel tag H1 della pagina.

WordPress lo fa di suo nel processo di creazione di una pagina, ma è bene accertarsi che lo faccia!

Come?

Tasto destro -> Ispeziona -> cerca l’ H1 sotto la sezione <Head>

seo on page keyword tag h1

AZIONE: Assicurati di avere la tua keyword (o un suo sinonimo) racchiusa nel tag H1

 

4. Usa elementi multimediali nei post

Utilizzare elementi multimediali come immagini, audio e video non ha un impatto diretto sulla SEO on page e sul posizionamento, MA:

  • aumenta le possibilità di interazione dell’utente con la pagina (vedi lo sharing), e Google questo lo considera,
  • Aumenta il tempo di permanenza sulla pagina, e Google questo lo considera,
  • Incrementa il valore percepito del tuo content. Ciò può portare a link in entrata, e quindi a ranking più alto.

AZIONE: Utilizza almeno un tipo di elemento multimediale in ogni tuo post.

 

5. Usa link outbound 

È anche attraverso i link che Google capisce di cosa la nostra pagina tratti.

In più, il motore di ricerca si comporta come un utente nel navigare, e vuole vedere “vie di uscita” dalla pagina.

I link in uscita servono anche a questo.

AZIONE: includi almeno 2 link in uscita verso siti autorevoli (blog popolari, .edu, .gov …)

 

6. URL friendly

Google usa le URL per capire di cosa tratta la tua pagina, basta questo per farti capire quanto siano importanti ai fini del posizionamento.

Quindi, sfrutta le opzioni che ti fornisce WordPress per avere le URL del tuo sito il più pulite e semplici possibile, agevola il posizionamento, l’ordine e la navigazione dell’utente.

AZIONE: controlla le impostazioni Permalink in WordPress -> Impostazioni -> Permalink e sforzati di creare post con URL dettagliate ma semplici.

 

7. Sfrutta i title tag 

Alcune combinazioni di keyword che non ti vengono mostrate nel Google Keyword Planner non è detto che non siano cercate dagli utenti, anzi!

Combinazioni di 5 o più parole per le quali non ha senso ottimizzare una pagina MA per le quali ha senso posizionarsi, per ottenere anche quel poco traffico in più.

Sempre traffico è!

Come farlo?

Basta aggiungere modificatori al tuo titolo:

Se vuoi posizionarti per “smartphone Android”, puoi pensare ad esempio di usare un titolo del genere:

Migliori smartphone Android 2016 recensione

AZIONE: Aggiungi modificatori (migliore/i, anno, recensione, guida…) al tuo titolo contenente la keyword

 

8. Cura la velocità di caricamento della pagina

La velocità di caricamento del sito è uno dei pochissimi fattori di posizionamento che Google stessa ha confermato essere importanti!

Google ha anche attivato il tool Google Page Speed Insight per darci la possibilità di verificare le prestazioni delle nostre pagine.

Io uso GTmetrix , lo trovo più adatto allo scopo in quanto fornisce informazioni più dettagliate.

AZIONE: Monitora e riduci il tempo di caricamento del sito. Possono aiutarti plugin come W3 Total cache, WP Rocket e WP Smush.

 

9. Rendila facilmente condivisibile sui social

Risulta scontato:

Più rendi una pagina facilmente condivisibile sui social, più è probabile che venga condivisa!

E come sappiamo, le condivisioni ora sono un fattore di posizionamento tenuto in seria considerazione da Google!

AZIONE: Fai in modo che sia facile condividere le tue pagine, con buttons ben posizionati e accattivanti.

 

10. Riduci la Frequenza di Rimbalzo

La bounce rate, frequenza di rimbalzo, è acerrima nemica della SEO.

Avere un’alta frequenza di rimbalzo su una pagina vuol dire che la maggior parte degli utenti la abbandona senza navigare il tuo sito.

E questo, per Google, è indice di scarsa qualità, o di non pertinenza con la domanda dell’utente.

Quindi, come si riduce la frequenza di rimbalzo?

Conducendo l’utente al click, alla navigazione del tuo sito.

Ora, è risaputo che l’utente è più predisposto al click appena atterra sulla pagina, quindi, il posto migliore per “piazzare” link ad altre sezioni del tuo sito è all’inizio della pagina.

Sul fondo invece, è bene posizionare link a pagine / articoli correlati, per invogliare l’user a proseguire nella lettura dei tuoi contenuti.

AZIONE: Includi link interni a inizio pagina, e link a contenuti correlati sul fondo.

 

11. Scrivi in modo accattivante

Devi ritardare il “back button” da parte dell’utente, che sarebbe indice per Google di scarsa qualità della pagina.

Puoi fare tutta la SEO on page che vuoi, ma se quello che scrivi poi non “funziona”, saranno sforzi vani.

Posizionare bene un content che non coinvolge l’utente è come arredare una casa che non verrà mai abitata: sprechi tempo e energie e fai perdere di valore la casa stessa.

AZIONE: Scrivi contenuti lunghi e di valore per l’utente. Così, se anche avrai un fisiologico “back button”, lo avrai dopo molto più tempo di permanenza on page.

 

12. Scrivi tanto

Studi recenti, tra i quali questo da cui è tratta l’immagine qui sotto, mostrano che i contenuti più lunghi si posizionano molto meglio su Google.

seo on page long content

In particolare, nota che:

  • le pagine con un numero di parole prossimo a 2000 si trovano nelle 3 prime posizioni su Google,
  • la media per le prime 10 posizioni è di 1800 parole.

AZIONE: Scrivi avvicinandoti alle 1800 parole ogni volta che vuoi posizionare un contenuto.

 

13. Usa H2, H3 …

Il loro peso nel posizionamento è diminuito nel tempo, ma è bene non trascurare i tag H2, H3 e seguenti.

Per la SEO on page infatti, è consigliabile sfruttare questi tag per inserire ancora la parola chiave da spingere o i suoi sinonimi.

AZIONE: Ricorda di utilizzare anche i tag H2, H3, H4 …

 

14. Ottimizza le immagini!

L’ottimizzazione delle immagini è un fattore fondamentale per la SEO della tua pagina.

I tag delle immagini servono per far capire a Google di cosa tratti la pagina, e come abbiamo visto, Google vuole capirlo in fretta!

In più, ottimizzare immagini inserendo la tua keyword nei tag di cui sopra, consente di ottenere traffico anche dalla Ricerca Immagini su Google!

(Tieni a mente anche la velocità di caricamento della pagina, utilizza immagini che non pesano troppo! In questo mio articolo sul Visual Marketing puoi trovare alcuni tools per modificare immagini. )

AZIONE: Sfrutta i tag delle immagini! Non lasciare mai i campi vuoti, e inserisci la tua keyword.

 

Ricordati di compiere queste 14 azioni nel curare la tua SEO on page e otterrai sempre la pagina perfetta!

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